Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Con Basilea 2 quale scenario? Ne parla il fiscalista e commercialista Marcello De Michelis

Con Basilea 2 quale scenario?

Ne parla il fiscalista e commercialista Marcello De Michelis

Quanto manca
All’applicazione di Basilea mancano circa 20 mesi ma già si avvertono cambiamenti ed interferenze sugli affidamenti bancari alle imprese

Le Banche
• sono il contraente forte nel “sistema Banca”
Il rapporto contrattuale tra Banca ed utente non è paritario. L’impresa può scegliere la banca ma le modalità operative e quindi i soprusi sono simili tra tutte le banche.
• usano impropriamente Basilea 2
La riforma è per adesso pretesto o scusa di dinieghi
• sono in crisi di credibilità
ma nonostante quanto accaduto in un recente passato (crisi di credibilità nel caso Parmalat e reazioni degli investitori ) le banche tendono ad insistere con l’atteggiamento del contraente forte.
• possono creare un circuito virtuoso
alcune banche tentano di sintonizzarsi con il Paese reale. Altre banche potrebbero seguirle ma resta ancora tutto da verificare

Il rating
Una conseguenza certa della prossima attuazione dell’accordo di Basilea 2, è l’inevitabile revisione da parte delle Banche degli affidamenti concessi.
Le imprese, saranno valutate con riferimento alla rischiosità, cioè alla probabilità di insolvenza, sulla base di una scala ordinale di merito e attraverso l'utilizzo di metodologie e di processi organizzativi adatti e approvati da Banca d'Italia.
Quanto il rating inciderà all’atto pratico è argomento di diverse previsioni: di sicuro diventerà un limite di velocità, un blocco burocratico, insomma un qualche cosa al di fuori dell’impresa e della Banca che condizionerà scelte e decisioni.

L’impresa può conoscere il suo rating?
Il rating non è unico, perché ogni singola Banca attribuisce un suo rating all’impresa, tuttavia è possibile fare una auto diagnosi con sistemi simili a quelli utilizzati dal sistema bancario.
Un’auto valutazione delle proprie capacità di credito, è quindi non solo possibile, ma indispensabile.
L’auto rating è un punto di partenza ma la controparte aggiungerà poi considerazioni qualitative, derivanti dai rapporti particolari instaurati con “quella” Banca. L’impresa dovrà premurarsi di fornire alla Banca ogni informazione aggiuntiva che sarà ritenuta utile: uno buono strumento da utilizzare sono gli studi di indici di gestione del settore distribuzione e noleggio sviluppati annualmente da Assodimi, ai quali l’impresa può rapportarsi.

Conclusioni
Le imprese devono convincersi che è indispensabile migliorare e facilitare i rapporti con le aziende di credito, fornendo adeguati strumenti di valutazione e una reportistica più puntuale ed efficace. Il primo punto strategico che devono affrontare è dunque il rafforzamento della finanza aziendale, un'area che tradizionalmente è stata trascurata a favore delle attività di produzione e vendita. 

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