La responsabilità di un datore di lavoro per un infortunio
- 25/01/2016
- // Normativa
Nesso fra condotta del datore di lavoro ed evento lesivo, prevedibilità ed evitabilità in caso di comportamento più diligente sono gli elementi che devono sussistere perché sia individuata una responsabilità per un infortunio sul lavoro.
Il nesso fra la condotta del datore di lavoro e l’evento lesivo, la prevedibilità che l’evento potesse accadere nonché l’evitabilità nel senso che lo stesso non si sarebbe verificato se il datore di lavoro avesse avuto un comportamento più diligente e di maggiore impegno sono elementi questi che devono sussistere tutti perché sia individuata la responsabilità di un datore di lavoro per un infortunio occorso ad un proprio lavoratore dipendente. E’ quanto emerge dalla lettura di questa sentenza della Corte di Cassazione penale. La titolarità di una posizione di garanzia, ha infatti precisato la Suprema Corte, non comporta, in presenza del verificarsi di un infortunio, un automatico addebito di responsabilità colposa a carico del garante imponendo il principio di colpevolezza la verifica in concreto sia della sussistenza della violazione da parte del garante stesso di una regola cautelare (generica o specifica) e della sua connessione con l’evento dannoso, sia della prevedibilità che dell’evitabilità dell'evento dannoso se fossero state adottate delle regole cautelari idonee a tal fine (cosiddetto comportamento alternativo lecito) non potendo essere soggettivamente ascritto per colpa un evento che, con valutazione ex ante, non avrebbe potuto comunque essere evitato.