Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Migliora la puntualità dei pagamenti delle imprese edili
 Secondo lo Studio Pagamenti sul settore Edile aggiornato al terzo trimestre 2017, il settore dell’edilizia ha visto un aumento del 3,5% della puntualità dei pagamenti da parte delle imprese che ne fanno parte.

Migliora la puntualità dei pagamenti delle imprese edili

Secondo lo Studio Pagamenti sul settore Edile aggiornato al terzo trimestre 2017, il settore dell’edilizia ha visto un aumento del 3,5% della puntualità dei pagamenti da parte delle imprese che ne fanno parte.

 Secondo lo Studio Pagamenti sul settore Edile aggiornato al terzo trimestre 2017, recentemente pubblicato da Cribis (società del Gruppo Dun & Bradstreet), il settore dell’edilizia ha visto un aumento del 3,5% della puntualità dei pagamenti da parte delle imprese che ne fanno parte. Anche i dati relativi ai ritardi gravi sono incoraggianti perchè confermano la tendenza positiva iniziata nei mesi precedenti, che ha portato a un calo del 21,5% a livello settoriale rispetto al terzo trimestre 2016.

L’analisi di Cribis prende in considerazione un campione estremamente vasto (quasi un censimento), pari a quasi 721.000 aziende del settore, divise in:

  • 239.000 imprese del segmento della costruzione di edifici;
  • 12.400 imprese del segmento dell’edilizia specializzata;
  • oltre 469.000 imprese del segmento degli installatori.

Come già evidenziato in precedenza con riferimento all’economia italiana nel suo complesso, la situazione dei pagamenti nel settore edile richiede una distinzione tra la situazione di breve e medio termine rispetto a quella di lungo periodo. Se si confronta la situazione attuale con quella del 2010, infatti, l’Edilizia ha visto crescere i ritardi oltre i 30 giorni del 68%. Tuttavia, nell’ultimo anno essi sono diminuiti del 21,5%, e il numero di pagatori puntuali è invece salito del 13,5%.

In particolare, nel caso della costruzione di edifici i ritardi gravi dal 2010 a oggi sono quasi raddoppiati (+88,9%), passando dal 5,4% del 2010 al 10,2% del 2017.

Un settore più puntuale (della media)

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