Allarme incidenti: l’importanza della manutenzione, dei controlli e delle verifiche delle attrezzature
Focus sulla sicurezza di macchine e attrezzature
Purtroppo in questi primi mesi dell’anno ci siamo trovati a dover fronteggiare un numero sempre crescente di incidenti, spesso mortali, legati all’utilizzo di macchinari e attrezzature di lavoro. L’indignazione che si genera nell’opinione pubblica è un sentimento giusto e legittimo ma, anche a livello associativo, è importante individuare le cause di questi numeri così negativi e cercare di individuare delle possibili soluzioni per migliorarli. L’aumento del numero di morti sul lavoro deve essere certamente attribuito alla ripartenza dei cantieri e al nuovo boom dell’edilizia trainato dagli incentivi statali ma è soprattutto legato ai mancati progressi che la cultura della sicurezza sul lavoro ha fatto negli ultimi anni. La sensazione è che si sia fermi da tempo al medesimo punto e non si riesca, per varie ragioni, a fare più alcun passo in avanti.
Dall’analisi delle dinamiche degli incidenti emerge che spesso questi sono dovuti a malfunzionamenti e cedimenti strutturali di macchinari e attrezzature e, in parte minore, a errori di manovra da parte degli operatori. Questo aspetto risulta essere molto preoccupante perché in prima battuta evidenzia clamorose carenze di manutenzione e di controllo dei macchinari da parte dei datori di lavoro. E più a rischio sono da considerare le attrezzature di proprietà di aziende che le utilizzano rispetto a quelle prese a noleggio, dove i noleggiatori professionali prestano in media un’attenzione più elevata allo stato di conservazione dei macchinari ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Quindi sarebbe importante sensibilizzare tutti i datori di lavoro ad effettuare le manutenzioni e i controlli in modo puntuale, in conformità con le indicazioni del fabbricante, contenute all’interno del manuale di uso e manutenzione, avvalendosi di personale esperto e registrando poi il tutto all’interno del registro di controllo. Tutto questo è già oggi oggetto di obblighi normativi stringenti e quindi non sono le norme che mancano ma la cultura della sicurezza e l’efficacia dei controlli istituzionali in cantiere.
Poi con l’introduzione degli obblighi di verifica regolati dal DM 11 aprile 2011 certamente qualche passo in avanti è stato fatto rispetto al passato, dove in molte zone d’Italia le macchine non venivano verificate da nessuno per anni. Il sistema però è ancora poco efficiente, con i datori di lavoro che cercano scorciatoie e risparmi di budget e anche con la complicità di alcuni organismi notificati che non effettuano le verifiche se non sulla carta. Le segnalazioni di non conformità sono rare come mosche bianche e questo è certamente un aspetto che merita approfondite riflessioni. Ma non è possibile delegare tutte le responsabilità a chi effettua le verifiche periodiche, se poi a monte il processo di manutenzione e controllo in capo al datore di lavoro è mancante o clamorosamente carente.
Se si vogliono ottenere dei risultati è necessario, oltre ad indignarsi per il numero di incidenti, contribuire ciascuno per quanto di sua competenza all’accrescimento della cultura della sicurezza, penalizzando chi non rispetta le regole e relegando questi soggetti ai margini del mercato. E le associazioni di categoria su questi aspetti hanno un compito di grande responsabilità da portare avanti nei prossimi anni ma sarà necessario riaprire il dialogo con i referenti istituzionali se si vorrà incidere davvero e consentire a più lavoratori di fare ritorno a casa ogni sera.
NOTIZIE DEL DOSSIER Aspetti legali del noleggio
E’ ormai riconosciuto che una delle situazioni che espongono i lavoratori del noleggio al rischio maggiore di infortunio è il carico e scarico dei macchinari dai veicoli utilizzati per il loro trasporto. Per questo motivo l’azienda di noleggio deve prestare la massima attenzione a questa fase e predisporre procedure di sicurezza efficaci, oltre che inserire limitazioni di responsabilità in contratto per il caso in cui il carico e scarico sia effettuato dal cliente.
E’ prassi comune nell’attività di noleggio di macchinari e attrezzature farsi rilasciare, come deposito cauzionale a garanzia, un assegno senza data da incassare in caso di inadempimento. Questo comportamento può esporre il noleggiatore anche a responsabilità penale per appropriazione indebita.
Dall’analisi di numerosi contratti di noleggio ogni anno emerge che non tutte le aziende si organizzano in modo corretto e talvolta predispongono anche moduli non strettamente necessari. Proviamo a fare chiarezza sul punto, partendo dal fatto che il contratto deve essere quello del noleggiatore
E’ buona prassi nell’attività di noleggio ricorrere allo strumento del deposito cauzionale per proteggere in modo diretto ed efficace gli interessi del noleggiatore, a prescindere dalla tutela giudiziale molto spesso lenta ed incerta.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato recentemente il “Documento di indirizzo sulla conservazione dei metadati” dove prescrive a tutti i datori di lavoro di verificare la conservazione dei dati raccolti tramite i software utilizzati per la gestione della posta elettronica. In seguito a numerose richieste di chiarimento il Garante ha aperto una doverosa consultazione pubblica in merito, differendo l’efficacia del documento.
E' stata introdotta in Italia la disciplina relativa alla protezione dei c.d. “whistleblower”.
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