Appalti Pubblici: l'iscrizione alla white list diventa obbligatoria anche per il noleggio
- 07/03/2017
- // Normativa
La partecipazione alle gare d'appalto da parte delle imprese che operano nei settori considerati a rischio di infiltrazioni mafiose è ora subordinata all'obbligo di iscrizione alla white list
Il DPCM 24/11/2016 ( in G.U. 25 del 31/01/2017) stabilisce che, per contrastare le infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti pubblici, ha trasformato da volontario in obbligatorio l'inserimento negli elenchi istituiti nel 2013 presso le Prefetture.
Il Decreto in questione prevede infatti che la stipula, l'approvazione o l'autorizzazione di contratti e subcontratti, indipendentemente dal loro valore, relativi a lavori, servizi e forniture pubblici nei settori considerati a rischio sia subordinata all'iscrizione dell'impresa alla white list, e stabilisce che la consultazione dell'elenco è la modalità obbligatoria con cui che le pubbliche amministrazioni, le imprese controllate da altro ente pubblico e i concessionari di opere pubbliche acquisiscono le comunicazioni e l'informazione antimafia.
I settori a rischio di infiltrazione mafiosa, e quindi interessati dalla novità, sono quelli elencati dalla legge anticorruzione (L. 190/2012), ovvero:
- trasporto di materiali a discarica per conto terzi;
- trasporto e smaltimento di rifiuti sempre per conto terzi;
- estrazione; fornitura e trasporto di terra, materiali inerti, calcestruzzo, bitume;
- noli a freddo di macchinari; noli a caldo; fornitura di ferro lavorato;
- autotrasporti per conto terzi; guardiania dei cantieri.
L'iscrizione nella white list si ottiene previa domanda da inoltrare alla Prefettura della provincia in cui l'impresa ha la sede legale. La richiesta di inserimento viene fatta attraverso la compilazione e la trasmissione, in modalità telematica, di un apposito modello (insieme alla visura CCIAA e alle dichiarazioni sostitutive redatte dai soggetti da sottoporre a verifica antimafia); la Prefettura, ricevuta la documentazione e fatte le dovute verifiche, procede all'inserimento nella white list pubblicata sul proprio sito.
L'iscrizione va rinnovata ogni anno e va aggiornata comunicando le modifiche agli assetti proprietari e agli organi sociali intervenute successivamente all'ammissione alla "white list".