Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Bauma 2022: oltre le macchine Tante le novità della manifestazione

Bauma 2022: oltre le macchine

  • 03/10/2022
Tante le novità della manifestazione

Saranno come sempre tantissime le sorprese che ci aspettano al Bauma di Monaco di Baviera (24-30 ottobre 2022) in quello che è indubbiamente l’evento fieristico più importante al mondo per quanto riguarda l’industria delle costruzioni. E non è detto che siano immediatamente disponibili in cantiere.

Le sorprese riguarderanno sostanzialmente  4 temi chiave che costituiscono le sfide del nostro tempo per quanto riguarda il settore di cui ci occupiamo: le macchine a guida autonoma, la digitalizzazione del cantiere, le propulsioni alternative, i nuovi materiali da costruzione.

Più intelligenti che autonome:

Temi complessi e non tutti di immediata realizzazione, come dicevamo e come ha anche affermato Tim – Oliver Müller, direttore della Hauptverband der Deutschen Bauindustrie. 

La vera autonomia nelle macchine edili è altamente improbabile nel prossimo futuro, perché, a differenza dell’ambiente di lavoro di una cava o di una miniera, ad esempio, ci sono complesse sfide tecniche e relative alla sicurezza. È molto più realistico e realizzabile sviluppare macchine edili “intelligenti” con funzioni semiautomatiche, automatizzate o di supporto, e farlo per processi di costruzione selezionati, come in lavori di sterro, costruzione di strade o costruzioni pesanti speciali. Tali soluzioni potrebbero sgravare gli operatori da attività ripetitive e faticose”.

MiC 4.0: le basi per il cantiere del futuro:

In primo luogo, per consentire l’automazione parziale anche nei cantieri più complessi, è essenziale la comunicazione macchina-macchina tra produttori. Per questo motivo le associazioni tedesche HDB e VDMA hanno fondato  il gruppo di lavoro “Machines in Construction 4.0” (MiC 4.0)  che conta 105 membri provenienti da sette nazioni e 31 gruppi di lavoro,  e si adopera perché i processi di cantiere siano eseguiti in modo più digitale, più intelligente. I risultati raggiunti da MiC 4.0 negli ultimi tre anni saranno presentati al pubblico specializzato del Bauma nella sala innovazione LAB0.

Arrivano i cobot:

Maximilian Schöberl della Cattedra di Materials Handling, Material Flow, Logistics presso la Technische Universität di Monaco di Baviera prevede che, tra dieci anni, vari cobot saranno attivi nei cantieri. Il termine “cobot” è la crasi di “collaborazione” e “robot” e si riferisce a robot progettati per la collaborazione diretta con gli esseri umani. I robot possono aiutare a monitorare lo stato dei progetti di costruzione, come sul ponte Köhlbrand di Amburgo, lungo 3,6 km in cui un robot mobile a quattro zampe, l’I-DOG, delle dimensioni di un cane barboncino, dotato di sensori, elabora e analizza i dati sulle strutture e registra le vibrazioni per rilevare danni strutturali.

Verso le emissioni zero:

Il funzionamento a emissioni zero è una delle tendenze principali nel settore delle macchine edili. I motori elettrici sono silenziosi, il che li rende adatti all’uso in aree poco rumorose, ad esempio vicino a ospedali o cantieri urbani. Proteggono inoltre gli operatori e l’ambiente dall’esposizione ai fumi di scarico diretti, rendendo possibile lo svolgimento di molte lavorazioni anche in luoghi con scarsa ventilazione. Un altro vantaggio è che i motori elettrici sono considerati a bassa manutenzione ed efficienti, il che significa che garantiscono bassi costi operativi ed energetici. A Bauma vedremo parecchie macchine alimentate con propulsioni alternative, tra cui  l’APU3050e di Wacker Neuson, la prima piastra vibrante reversibile alimentata a batteria con azionamento diretto.  Hamm AG presenterà in anteprima mondiale otto modelli della serie HD CompactLine. Sono alimentati da una batteria agli ioni di litio esente da manutenzione con una capacità di circa 23 kWh. Inoltre, l’energia rilasciata dai motori di trazione e vibrazione durante la frenata viene utilizzata per il recupero.

La mini pala cingolata Bobcat  T7X, ancora in fase di concept, è la prima pala cingolata completamente elettrica al mondo. Con la sua batteria agli ioni di litio da 62 kWh, la T7X può funzionare ininterrottamente per quattro ore. Il suo carico utile mobile è di poco inferiore a 1.400 kg. La nuova macchina non richiede praticamente fluidi: Bobcat ha completamente sostituito il tradizionale sistema idraulico con un sistema di azionamento elettrico composto da cilindri elettrici e motori elettrici di azionamento. L’unico liquido nella macchina è  costituito dai quattro litri di liquido di raffreddamento ecologico.

Putzmeister immagina in futuro il trasporto di calcestruzzo completamente elettrico grazie al suo e-mixer iONTRON. La batteria del veicolo ha una capacità di 350 kWh, il che significa che una carica della batteria è sufficiente per cinque o sei viaggi nelle aree urbane, di solito sufficiente per un’intera giornata lavorativa. Il veicolo può essere semplicemente ricaricato se sono previsti più viaggi. L’E-Pack di Tadano è  invece un sistema elettroidraulico con un motore elettrico integrato da 32 kW che garantisce un funzionamento della gru silenzioso e privo di emissioni. Il produttore giapponese offrirà anche un’anteprima della prima gru fuoristrada completamente elettrica al mondo. La macchina è attualmente in una fase di sviluppo avanzato e il lancio sul mercato è previsto per la fine del 2023.

Anche i materiali sono sostenibili:

L’approvvigionamento e la lavorazione dei materiali da costruzione, il processo di costruzione stesso, la manutenzione e la demolizione di edifici e altri elementi delle infrastrutture comportano emissioni significative di anidride carbonica. La produzione di cemento, ad esempio, è responsabile dell’8% delle emissioni globali di CO2. Secondo il think tank britannico Chatham House, l’industria del cemento sarebbe la terza più grande emettitrice di CO2 dopo Cina e Stati Uniti se fosse un Paese. Solo un terzo delle emissioni deriva dalla combustione di combustibili fossili come carbone o coke di petrolio: la maggior parte viene rilasciata quando il calcare viene scomposto come parte del processo. “Se vogliamo apportare miglioramenti significativi qui, è necessario che avvengano alcuni cambiamenti tecnologici fondamentali“, afferma Christoph Danner, esperto di macchine edili e materiali da costruzione presso la VDMA.

Oltre alle misure per la protezione del clima, il settore edile deve anche far fronte a richieste di risparmio di materie prime in futuro. Un modo per conservare le risorse è elaborare i materiali da demolizione in loco utilizzando moderne tecnologie di frantumazione e vagliatura in modo che possano essere riutilizzati sul posto e poi in nuovi progetti di costruzione. “Questo non solo alleggerirà il carico sulle fonti naturali. Aiuterà anche a evitare il trasporto di materiali, emissioni di gas serra, rumore e inquinamento atmosferico nelle aree urbane densamente popolate“, afferma Alexandre Marchetta, presidente del CECE.

Cosa significa tutto questo? Che chi si recherà al Bauma 2022 solo per vedere macchine sarà probabilmente deluso perché le novità nel senso classico del termine non saranno moltissime. Occorrerà proiettarsi nel futuro, vedere oltre i concept, osare un pensiero un pò più articolato e visionario, come quello adottato dai Costruttori (e sono tanti) che hanno deciso di essere protagonisti del domani, con investimenti ingenti in termini di Ricerca & Sviluppo e hanno indubbiamente rischiato molto dal punto di vista economico e di immagine. Noi come sempre seguiremo passo passo questa fiera storica cercando  di cogliere tutte le tendenze (non solo di prodotto, ma anche strategiche),  di saperle interpretare, di saperle divulgare.

Fonte: Macchinedilinews 

 

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