Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

O.MEC: IL TRASPORTO 3.0
 PRIMA IN ITALIA, O.MEC PROGETTA CON FGM TRE SEMIRIMORCHI INNOVATIVI PER IL TRASPORTO DELLE PIATTAFORME AEREE.

O.MEC: IL TRASPORTO 3.0

PRIMA IN ITALIA, O.MEC PROGETTA CON FGM TRE SEMIRIMORCHI INNOVATIVI PER IL TRASPORTO DELLE PIATTAFORME AEREE.

 Questi ultimi anni, pur se caratterizzati da una perdurante crisi, hanno comunque visto una crescita del mercato del noleggio. All’aumento della domanda alcuni noleggiatori hanno risposto sia ampliando e diversificando la flotta, sia elevando la qualità del servizio. Un caso emblematico è rappresentato dalla O.MEC del Gruppo Bronzini, partner strategico – a livello nazionale e internazionale - di JLG, del quale ha in dotazione 339 macchine delle più diverse tipologie.

Ma non è tanto su queste che intendiamo porre l’attenzione, quanto su un progetto che nell’ultimo anno ha impegnato l’azienda di Ancona: lo studio e la realizzazione di tre innovativi semirimorchi (due fissi e uno allungabile), che rappresentano un unicum per l’Italia. Perché investire energie e risorse, quando sul mercato esistono mezzi e trasportatori che giornalmente possono soddisfare le necessità di consegna delle macchine nei cantieri? La risposta è qualità. O.MEC, infatti, consegna tra le 20 e 25 macchine al giorno; un’attività logisticamente complessa – carico, imbragatura, trasporto e scarico – che deve essere svolta in maniera tanto efficiente quanto sicura. Tanto più che ciascun trasporto vede viaggiare macchine che dal punto di vita dell’ingombro hanno caratteristiche diverse.

Da qui l’esigenza di dotarsi di mezzi che liberassero O.MEC dal doversi affidare a trasportatori occasionali, che costringevano i responsabili della logistica a improvvisare delle soluzioni tecniche ad hoc. I tre carrelloni, versatili nell’uso degli spazi e configurabili in base al carico, richiedono poche e sicure operazioni; il che rende più rapido ed efficiente il servizio di consegna. Inoltre, grazie alla loro modularità, sarà possibile fare in meno tempo più trasporti con macchine di differente tipologia. Inevitabilmente, la maggior parte di queste saranno piattaforme JLG, tra cui l’Ultraboom 1850SJ, proprio per il quale è stato pensato il semirimorchio allungabile; inoltre, per la livrea dei tre elementi è stato scelto l’arancio del brand americano. Da un lato una conferma della stretta partnership tra le due aziende, dall’altro un vero strumento di comunicazione mobile, che renderà altamente riconoscibili e visibili i mezzi sulle strade della nostra penisola.

 

 

 

FGM: IL PARTNER GIUSTO PER UN LAVORO DI SQUADRA

La realizzazione dei “carrelloni” è stata affidata alla FGM di Frosinone, azienda della famiglia Marcoccia con 50 anni di esperienza nella costruzione di rimorchi e semirimorchi a pianale ribassato. Si è trattato di una vera sfida, di un lavoro di squadra che per un anno ha impegnato i tecnici delle due aziende nella ricerca dei materiali, simulazioni in 3D e prove sul campo. Uno dei primi fattori oggetto di analisi, la lunghezza e il carico sugli assi. Tema importantissimo, in quanto la maggior parte dei semirimorchi denunciano – in caso di pioggia o presenza di buche – un’instabilità che può mettere in pericol

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