Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Talent recruiting: attrarre nuovi talenti in azienda Molte realtà si trovano di fronte alla doppia sfida di attrarre talenti e successivamente di mantenerli in azienda. Assodimi con articoli, webinar, questionari e data analyst cercherà di dare supporto ai soci.

Talent recruiting: attrarre nuovi talenti in azienda

  • 01/09/2022
Molte realtà si trovano di fronte alla doppia sfida di attrarre talenti e successivamente di mantenerli in azienda. Assodimi con articoli, webinar, questionari e data analyst cercherà di dare supporto ai soci.

Quando parliamo di mercato del lavoro, ed in particolare di assunzioni e mantenimento di personale, dovremmo tenere in considerazione un significativo cambiamento dovuto in parte anche allo sperimentare di varie forme di lavoro agile.

Molte realtà, comprese quelle che operano nel noleggio, si trovano di fronte alla doppia sfida di attrarre talenti e di mantenere queste figure in azienda per permettere una crescita parallela del dipendente e dell’azienda stessa.

Alla radice del problema

La pandemia ha impattato fortemente sul mercato del lavoro e la mancanza di talenti in determinati ruoli, spesso strategici per le aziende, è diventato un problema non facilmente risolvibile. Durante gli scorsi due anni infatti molti lavoratori, in particolare i più giovani delle generazioni Millennials (nati tra il 1981 e 1996) e GenZ (nati tra il 1997 e 2012), hanno posto l’attenzione sulle condizioni di lavoro che permettessero di raggiungere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Da qui derivano un sostanzioso aumento delle richieste di smart working per i ruoli in cui questo è possibile ma anche il cosiddetto fenomeno dell Grandi Dimissioni che preoccupa le economie occidentali (anche se in Italia questa tendenza è ancora piuttosto limitata).

La presa di coscienza dell’importanza di un equilibrato rapporto lavoro/vita privata ha spinto molti giovani e giovanissimi ad abbandonare il proprio posto, cercando una collocazione che gli permetta maggior flessibilità.

Molte posizioni aperte, alcune anche di spessore sia in termini di responsabilità che di retribuzione, restano vacanti causando rallentamenti e problemi organizzativi alle aziende.

La flessibilità è divenuta una delle priorità per i lavoratori soppiantando il tabù del contratto a tempo indeterminato che era condizione imprescindibile per le generazioni precedenti.

Esistono poi lavori che in pochi sono disposti a svolgere, in parte anche per la scarsa conoscenza dei lavoratori delle mansioni e delle tecnologie utilizzate che rendono poco desiderabile lavorare in determinati settori. Un esempio lampante è il noleggio di beni strumentali poco conosciuto e non considerato (ancora) appetibile anche se estremamente dinamico, sempre più digitalizzato ed in continua evoluzione.

Attrarre e mantenere nuovi talenti

Un sondaggio condotto da Manpower indica quello attuale come il momento di maggior difficoltà per le assunzioni degli ultimi 15 anni.

Come possono quindi le aziende attrarre nuovi talenti? Prima di tutto è necessario prendere scelte coraggiose che vadano incontro alle esigenze delle giovani generazioni di lavoratori.

Flessibilità significa sdoganare il concetto di “timbrare il cartellino” preferendo il raggiungimento degli obiettivi alla presenza fissa in ufficio.

Queste scelte, dato che possono cambiare radicalmente la struttura aziendale, non sono facili da applicare per realtà che da anni si basano sullo stesso paradigma.

Struttura, mission e vision diventano elementi che caratterizzano la percezione dell’azienda e la rendono appetibile per i lavoratori che desiderano lavorare in un contesto in sintonia con i loro valori e interessi.

L’acquisizione di nuovi talenti non è però un percorso di breve durata poiché è altrettanto importante trattenere in azienda i dipendenti, vecchi o nuovi, mettendoli nelle condizioni ideali per svolgere il proprio lavoro. L’affezione all’azienda non può essere ridotta ad uno stipendio più alto ma può articolarsi nell’aumento dell’autonomia del dipendente e del rafforzamento del team building.

Al centro di questo processo di recruiting di talenti vi è in particolare la GenZ, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012, e solo in parte quella dei Millennials.

La GenZ è infatti, a differenza dei Millennials, nativa digitale e ha una confidenza tale con dispositivi come smartphone e tablet da portare sulla dimensione online la maggior parte delle proprie attività. Estremamente soggetta ai trend digitali e sensibile verso temi quali diritti, sostenibilità e responsabilità sociale, questa generazione di giovani lavoratori è intercettabile dal mercato del lavoro solo se le aziende sono disposte ad utilizzare le stesse loro piattaforme e a parlare la stessa lingua mantenendo alta la trasparenza.

 

Assodimi ha in programma un progetto di recruiting e mantenimento in azienda dei dipendenti; saranno a breve inseriti in calendario due webinar sulle rispettive tematiche.

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