Associazione Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Usare la PLE nei marciapiedi e in aree pedonali: cosa c’è da sapere Oltre a portare a termine il suo lavoro, l’operatore deve anche garantire la sicurezza dei pedoni in transito durante il lavoro

Usare la PLE nei marciapiedi e in aree pedonali: cosa c’è da sapere

  • 22/08/2022
Oltre a portare a termine il suo lavoro, l’operatore deve anche garantire la sicurezza dei pedoni in transito durante il lavoro

Torniamo a parlare dell’utilizzo delle PLE in aree pubbliche, prendendo in esame un caso particolare: PLE nei marciapiedi e in aree pedonali.

Come si deve comportare l’operatore quando la piattaforma occupa aree pedonali e marciapiedi? Oltre a portare a termine il suo lavoro, l’operatore deve anche garantire la sicurezza dei pedoni in transito durante il lavoro, proteggendoli dal pericolo di caduta di oggetti dalla PLE o dal transito della stessa nell’area di lavoro.

Quando infatti il lavoro svolto con la PLE ostruisce una strada pedonale o parte di essa, è necessario creare un percorso sicuro alternativo che consenta loro il passaggio.

Il percorso alternativo deve avere determinate caratteristiche:

  • essere largo 1-1,5 metri
  • essere privo di ostacoli
  • essere adeguati e utilizzabili in sicurezza da tutti i pedoni (disabili, passeggini e carrozzine compresi)

Quello che bisogna tenere presente è che, quando il posizionamento di una PLE ostruisce un passaggio pedonale, è necessario organizzare l’area in modo che tutti (operatori e pedoni) possano usufruire dello spazio e di eventuali accessi, in modo sicuro.

Per garantire ciò è necessario anzitutto considerare le tempistiche e le modalità dell’installazione della PLE, valutare l’affluenza pedonale prevista al momento dei lavori. In base a ciò si può definire il percorso alternativo più idoneo ai pedoni.

PLE nei marciapiedi e in aree pedonali: predisporre il percorso alternativo

È possibile utilizzare segnaletica specifica per segnalare il percorso alternativo: coni, nastri o barriere. Non sempre è necessario fare ricorso a questi strumenti, ad esempio se si tratta di uno spazio aperto o se il passaggio al pubblico è già limitato.

In casi di maggiore affluenza di persone, come ad esempio un parcheggio pubblico, è bene posizionare qualche cono e barrire a nastro. Maggiore è l’affluenza (pensiamo ad esempio ad una PLE installata su un marciapiedi dove c’è l’ingresso ad un negozio in orario di punta con massima affluenza, oppure l’ingresso di una scuola alle 8 del mattino. In questo caso è meglio installare anche barriere pedonali e avere personale a terra di controllo.

Per sicurezza è sempre bene però consultare i regolamenti locali e valutare costantemente la situazione per intervenire nel caso in cui si modifichi il flusso di persone.

PLE nei marciapiedi e in aree pedonali: se non è possibile creare un passaggio pedonale alternativo

Ci potrebbero essere situazioni nelle quali non è possibile predisporre un percorso alternativo per i pedoni. Come comportarsi in questi casi?

Anche qui dipende molto dal caso specifico: dal tipo di intervento, dalla purata, dalla valutazione del rischio.

C’è chi avverte le autorità, c’è chi lascia aperto il passaggio a intervalli regolari, chi mette del personale a terra per dirigere il traffico pedonale, ci sono anche tipologie di lavori nelle quali è possibile interrompere le attività in quota se i pedoni si trovano nella zona di lavoro.

Sarebbe sempre buona norma fornire avvisi che indichino la chiusura temporanea dei passaggi pedonali.

In alcuni casi si può anche valutare di utilizzare un ponteggio al posto della piattaforma. Ne abbiamo parlato qui: Piattaforma elevatrice o ponteggio: cosa è meglio in edilizia?

 

Fonte: Tuttocarrellielevatori

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